Casi di AIDS aumentati del 10% in Svizzera nel 2012


BERNA - Con 620 nuovi casi, lo scorso anno il numero delle persone infettate dal virus dell'AIDS (l'HIV) è aumentato del 10% in Svizzera. Per rispondere a questa evoluzione, che interessa soprattutto gli omosessuali, dall'anno prossimo la campagna di prevenzione nazionale LOVE LIFE dovrebbe focalizzarsi nuovamente sul virus.

Secondo i dati provvisori dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), le infezioni tra omosessuali sono aumentate dell'11%, raggiungendo i 274 casi. Queste infezioni sono state più numerose di quelle tra eterosessuali, pari a 264 casi (+5), risponde oggi il Consiglio federale a un'interpellanza della consigliera agli Stati Liliane Maury Pasquier (PS/GE).

Inoltre, 30 tossicomani hanno contratto l'HIV, acronimo che sta per virus dell'immunodeficienza umana ("Human immunodeficiency virus"), attraverso iniezioni. Si tratta di 5 casi in più rispetto al 2011. Non sembra invece che si sia registrato alcun aumento di diagnosi del virus tra i giovani. Secondo il Consiglio federale, il nuovo aumento delle segnalazioni di HIV è preoccupante e va analizzato a fondo.

Diverse le possibili spiegazioni: maggiore disinvoltura dovuta alle idee secondo cui si può "guarire" da questa contaminazione o che sia possibile porre fine alla pandemia dell'AIDS. Per far fronte a questa tendenza a minimizzare i rischi, il Consiglio federale ha deciso di correggere la propria strategia.

Dal 2014, la campagna LOVE LIFE, che ha svolto una prevenzione comune contro l'HIV e altre malattie sessuali trasmissibili, verrà riorientata sull'HIV. Il Consiglio federale richiama pure i cantoni alle loro responsabilità.


ATS, 28.02.2013

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