Salute: mangiare a orari "sbagliati" causa obesità


ROMA - Non è solo la quantità di cibo che si ingerisce a provocare l'obesità, ma anche l'ora in cui si consuma. Lo dimostra uno studio dell'Università della Pennsylvania, pubblicato dalla rivista Nature Medicine, secondo cui se si mangia a orari "strani" si ingrassa anche senza aumentare l'apporto calorico quotidiano.

I ricercatori hanno utilizzato dei topi in cui era stato silenziato un gene delle cellule adipose chiamato "Bmal1" che è uno degli "orologi biologici" del corpo. Le cavie private del gene hanno iniziato a mangiare di giorno, quando normalmente sono animali notturni, e ad ingrassare. Un'analisi degli animali ha così mostrato un'alterazione degli ormoni dell'ipotalamo, che regolano l'appetito.

"La ricerca è sorprendente per due motivi - spiega Georgios Paschos, capofila della ricerca - prima di tutto per il fatto che le nostre cavie sono diventate obese senza che aumentassimo le calorie consumate, ma semplicemente con uno spostamento dell'orario. Inoltre, questo singolo orologio biologico che in teoria dovrebbe seguire le "direttive" di quello principale del corpo, non solo si è mostrato in grado di agire da solo ma anche di influenzare il comportamento di quello principale".


ATS.12.11.2012

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