Studio scientifico: dormire meno cura la depressione


ZURIGO - Privandosi del sonno le persone depresse possono migliorare i loro disturbi. Lo dimostra uno studio dell'Università di Zurigo pubblicato oggi sulla rivista PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences).

Durante il processo di privazione controllata del sonno, i pazienti affetti da depressione vengono svegliati nella seconda parte della notte e devono restare svegli fino a sera. Circa la metà dei pazienti (dal 40% al 60%) vede un immediato miglioramento dell'umore. Tuttavia, nella maggior parte dei casi questo effetto positivo dura soltanto due o tre giorni.

Nelle persone con disturbi depressivi le aree del cervello responsabili dei processi emotivi sono iperattive, mentre quelle attribuite alle prestazioni razionali sono inibite. Studi recenti hanno inoltre dimostrato come un nodo dovuto ad una connessione iperattiva tra alcune aree del cervello sia all'origine della sregolatezza cognitiva ed emotiva che si osserva nei casi di depressione.

Secondo i risultati dell'équipe della clinica psichiatrica universitaria di Zurigo diretta dal professor Ercih Seifritz, la privazione del sonno allenta questo nodo, in quanto favorisce la disattivazione delle aree cerebrali responsabili dei processi emotivi e l'attivazione di quelle che reggono il controllo cognitivo. "Si tratta di un meccanismo biologico specifico della privazione del sonno", spiega Seifritz nella pubblicazione.


ATS, 11.11.2013

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